Questo è un blog che vuole parlare di musica, e quindi aveva bisogno di un titolo musicale, e "The Velvet Underground & Nico", l'album su cui si trova Sunday Morning, è uno dei dischi più importanti della "nostra" musica.
Chiamiamola "rock" per il momento, in mancanza di definizioni più precise: comunque definisce quello di cui si parlerà qui.
Senza voler porre limitazioni a nessuno, di massima non troverete panegirici su Vasco Rossi o su Lady Gaga (per il Boss, ci stiamo pensando...)
Ma solo un po' eh, perchè questa è una delle canzoni più ambigue che esistano. Poi ci torniamo su.
L'idea del sito è stata lanciata da Paolo Vites e raccolta dai volenterosi autori di cui potete leggere l'elenco (parziale, altri appariranno appena pubblicheranno il loro primo post) qui di fianco, tutte persone che fanno del mondo dei blog da qualche tempo.
L'idea/sfida di Sunday Morning è creare una via di mezzo tra un blog personale e una rivista on-line, come l'impostazione grafica cerca di mettere in chiaro fin da subito.
Però, a differenza delle riviste on-line "classiche", dovrebbe essere un posto in cui si possa, soprattutto, discutere: i commenti sono la parte "viva" dei blog, quella che sarebbe bello rendesse vivo anche a questo tentativo.
Sunday Morning è una canzone molto particolare: l'ultima registrata per VU&N, messa come apertura del disco per il suo potenziale di "singolo", suona abbastanza diversa dal resto dell'album, grazie anche alla celesta suonata da Cale.
Ma è proprio questa sua diversità che la rende speciale: musicalmente quasi una ninna-nanna del risveglio (se questo ha un minimo di senso) vive dell'ambivalenza tra liriche e musica, tra dolcezza e paranoia, tanto che è stata usata anche dall'Enel qualche anno fa per uno spot: esempio fantastico di come la pubblicità possa travisare e normalizzare qualsiasi cosa, e testimonianza della profonda ambiguità della canzone.
(Alessandro Limonta)
Paolo Vites per anni ha creduto che a cantarla fosse Nico, invece di Lou Reed. La dice lunga dell'ambiguità di una canzone rock o della stupidità di Paolo Vites.
(Paolo Vites)
Sunday Morning soprattutto non vuole essere "il blog di...", ma un luogo aperto a chiunque abbia voglia di partecipare: se volete farne parte e scrivere qualcosa, lasciate un commento qui sotto, oppure mandateci una mail (trovate la nostra nella pagina "Contatti")
(Alessandro Limonta)
:)
vi seguirò.
in bocca al lupo.
:D
Bell'idea, anche perchè stimo il giudizio musicale di tutte le cinque firme per il momento coinvolte.
Faccio una domanda: perchè in alto ci sono quattro sezioni (approfondimenti, storie, dischi, tecnica) ma sono tutte vuote? Credo che i post per adesso inseriti siano adatti almeno ad una di queste sezioni.
Lo dico perchè già ora che ce ne sono solo sei mi è apparso un pò disorientante il giro e alla fine mi sono orientato con il sempre ottimo archivio mensile.
Comunque, spero davvero che questo progetto vada avanti e che i commentatori aiutino a creare discussioni interessanti senza limitarsi a lasciare saluti e poco altro, che però in questo primo caso sono sacrosanti: In bocca al lupo!
Al momento, visto che siamo appena partiti, abbiamo ancora pochi post, ma sul blog ci sono già gli "spazi" per ospitarne un buon numero direttamente sulla prima pagina.
La prima sezione in alto a sinistra riporta gli ultimi 5 post pubblicati, a prescindere dalla sezione/categoria.
La parte sottostante al momento è divisa in 4 categorie (ma non è definitiva, c'è spazio per aggiungerne altre, vedremo man mano che ci saranno nuovi post)
Ad ogni nuovo post, il post più "vecchio" "scivolerà" dala sezione "news" alla categoria appropriata, dove saranno quindi direttamente disponibili gli ultimi 5 post di ogni categoria.
Cliccando sul titolo della categoria o sul menu (in alto, sotto il titolo "Sunday Morning") si visualizzano gli ultimi 10 post.
Sulla destra i post sono accessibili anche dall'archivio mensile, senza distinzione di categoria, e dal link all'autore.
Come vedi, l'impostazione è una via di mezzo tra il blog e la rivista on-line, quando ci saranno almeno una ventina di post l'organizzazione dovrebbe risultare più chiara e (si spera) funzionale :)
In un periodo in cui sono portato a preferire le riviste on-line ai blog troppo personali (a eccezione di quelli musicali) questa via di mezzo mi piace particolarmente.
Grazie per la delucidazione. ;)
Starem a ved!
Ho sempre amato i Velvet Underground e se questo è il nome del blog...bè, penso che vi seguirò. Un piccolo auspicio: più VU,Stones e Dylan e meno Springsteen.