Me li ricordo benissimo quei giorni. E chi si dimentica di quando hai 17, 18 anni? Io non me ne dimentico. E ricordo benissimo quando il padellone di Damn the Torpedoes arrivò a casa mia, uno dei primi (e rari) acquisti non-Dylaniani di quei tempi là, che allora oviamente il poco soldo in tasca andava a finire tutto nelle casse di Mr Zimmerman. Uscito nell'ottobre 1979, a casa mia ci arrivò nei primi mesi del 1980, che allora c'era ancora un po' di fatica a far venire certi dischi sulle nostre sponde, mica li scaricavi due settimane prima che uscissero come si fa oggi...
Qualche mese prima a casa mia c'era invece finito il padellone di Darkness on the edge of Town di Bruce Springsteen, prestito di un amico. Be', a parte un pezzo, Prove it all Night, non mi piacque per niente. Insomma, un ragazzo di 17 anni che voglia aveva di sentire una voce rantolante sofferente disperante cantare di fabbriche, di vita dura da sopportare e che diavolo ancora. Molto, molto meglio sentirsi raccontare di "ehi ecco la mia ragazza che sta arrivando", che è quello che mi stava a cuore. O meglio ancora, qualcuno che mi diceva, be', anche gli sfigati sono fortunati. A volte. Oggi, che sono sull'rolo della vecchiaia, posso oviamente dialogare con Darkness, un disco che va bene per questa età. Ma anche a questa età, si può avere un cuore che batte tumultuoso com euna punk song.
Tom Petty infatti tutto questo lo faceva in canzoni di tre/massimo quattro minuti, sputate fuori con l'urgenza e la velocità dei dischi punk che allora mi piacevano tanto. Mica pezzi che duravano un'eternità che non si capiva quando cominciavano e quando finivano. Allo stesso tempo questi non erano punk perché avevano tutta la classicità rock che a me piaceva: suonavano come un incrocio tra Bob Dylan, i Kinks, gli Stones e i Byrds. Non potevo chiedere altro alla vita, se non che arrivasse la ma ragazza...
Tom Petty and the Heartbreakers sembrava fossero venuti fuori da qualche apertura spazio/tempo e che allo stesso modo come erano venuti ci sarebbero spariti. Infatti mentre con gli anni a seguire il successo di Springsteen diventava sempre più poderoso, in Italia di Tom Petty si sentiva parlare sempre meno. E noi dicevamo: pensa questo, una volta era quasi più famoso di Springsteen e adesso non se ne frega più nessuno.
Ma la freschezza, l'esultanza, la violenza di Refugee, di Shadow of a Doubt, di Don't do me like that sono ancora intatte, trent'anni dopo. E adesso che ascolto la versione deluxe - che una volta tanto nel secondo dischetto non ha dei pezzi inutili e superflui, ma un autentico disco valido quasi quanto il primo - mi guardo attorno e sì, eccola la mia ragazzina dei 17 anni che mi sta venendo incontro ancora una volta. Dischi come Damn the Torpedoes non perdono un grammo del loro valore. E gli sfigati, a volte, possono anche diventare fortunati. Specie se li bagna quella Lousiana Rain che chiudeva gloriosamente l'album.
Curiosamente, anche questo disco come Darkness di Springsteen arrivava dopo una lunga battaglia per l'indipendenza dallo strapotere della discografia. E dentro alla produzione c'era Jimmy Iovine che aveva lavorato anche con Bruce. Ma trent'anni dopo io so ancora da che parte stare, da quella della miglior rock'n'roll band d'America degli ultimi trent'anni appunto: gli Spezzacuori del biondo Tom Petty.
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Accidenti le torpedini!
Scritto da Paolo Vites alle 21:40 // 4 commenti
Grande Vites!
Anch'io mi sono sempre chiesto perchè in Italia Tom Petty non se lo sia filato mai nessuno, negli USA è una star di primissima grandezza.
E mentre il Boss ha avuto delle cadute di stile paurose, il fratel coniglietto Tom si è sempre mantenuto su livelli più che decenti.
Per non parlare della superiorità degli Heartbreakers sulla caciarona E-Street.
Comunque son curioso di vedere cosa ne pensa il tuo "socio".......:-)
Io questo disco ce l'avevo, ma per ragioni anagrafiche l'avevo comprato (in ritardo, un paio di anni dopo l'uscita) insieme a cose tipo Clash, Joy Division, Talking Heads, Cure, Echo & The Bunnymen, X, Dead Kennedys, etc.
All'epoca l'avevo ascoltato, ma le "altre cose" mi interessavano di più. Magari prima o poi provo a riascoltarlo.
io non l'ho comprato,l'ho sentito,ma xosì come alle ero decisamente più interessato ad altre cose, e mi sa che il trend continua...
non sapevo ci fosse un'edizione deluxe, ora la cerco