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Neil Young - On the Beach

Nell'epoca pre-internet gli spartiti musicali erano carissimi e introvabili. Io avevo solo quello di Harvest, che sapevo suonare a memoria. Quando il mio grande amico Gigi (detto Belgio perché risiedeva con la famiglia a Bruxelles) tornò al paese per le consuete vacanze estive con lo spartito di On the beach, fu per me un regalo inaspettato.

Blues, malinconico, struggente: è uno dei miei dischi preferiti di Neil Young. La sua copertina enigmatica mi ha sempre affascinato, a cominciare dal rottame di Cadillac che spunta dalla sabbia, simile ad un razzo schiantatosi sulla spiaggia. Il giallo è il colore dominante, ma l'insieme trasmette tristezza, come una giornata di fine estate. Forse il definitivo addio all'utopia di Woodstock e al movimento hippie? Neil Young, di spalle, è solo di fronte all'oceano della vita: il rimorso per la morte da eroina degli amici Bruce Barry e Danny Whitten (chitarrista dei Crazy Horse); la solitudine per il fallimento della relazione con la moglie, l'attrice Carrie Snoodgress; la scoperta della malattia cerebrale del figlio Zeke. Dopo i trionfi di Harvest, due anni terribili dai quali se ne uscì con un capolavoro, all'epoca poco compreso. Una parte della stampa specializzata lo bollò come deprimente.
Un altro oggetto significativo della copertina, anche se non in gran evidenza, è il giornale: il titolo della facciata richiama il caso Watergate che portò alle dimissioni di Nixon. Neil Young non aveva mai nascosto il suo disprezzo nei confronti presidente americano, reso esplicito nel testo della famosa e tragica Ohio (Tin soldier and Nixon coming) in cui vengono rievocati gli avvenimenti del 1970, quando quattro studenti vennero uccisi durante una manifestazione dalla guardia nazionale.
Vicenda strana quella dell'uscita in versione CD. Si è dovuto attendere parecchio, fino al 2003. NY si era intestardito nel non voler pubblicare l'album, dichiarandosi non soddisfatto della qualità audio. Una petizione online di migliaia di fan alla fine lo ha convinto.
Tutta la mia devozione a colui che considero quasi come un fratello maggiore che mi ha insegnato a suonare la chitarra.

17 commenti a "Neil Young - On the Beach"

  1. Per me questo è il mio disco di Neil Young, quando qualcuno mi chiede cosa ascoltare di NY, non ho dubbi, è questo.
    Si, hai ragione la tristezza e la solitudine sono ben "figurate", penso al brano "On The Beach" ...
    Una curiosità riguardante l'interno dell'ombrellone e stampato dentro la copertina. Cosa ne dite, la più bella copertina di Neil Young?

  2. E' anche il preferito probabilmente. Bel post Lucien, e buona serata a tutti.

  3. MIO preferito, volevo dire ;)

  4. è un disco totale. però vorrei dire che in fondo "anche richard nixon ha un'anima..." :-)

  5. allelimo dice:

    Io invece questo non l'ho mai sentito, ma me lo sto, ahem, "procurando" proprio mentre scrivo questo commento... :)

  6. La ristampa dell'album in cd è stata una lunga attesa, poi finalmente si è deciso a pubblicarlo assieme ad altri 3 album: American Stars 'N Bars (1977), Hawks & Doves (1980) e Reactor (1981).
    Visto che siamo in tema mancano ancora 2 album alla pubblicazione: Journey Through The Past (1972) e Time Fades Away (1973) che si trovano in vinile oppure beh lo sapete, no?

  7. Lucien dice:

    Mi ricordo che invece Stars Hawks & Doves segnò il mio addio (temporaneo)a NY: stavano maturando altri interessi...nel 1980.

  8. Già sul tuo blog avevo scritto della mia passione per questo album, bello dalla testa alla coda ... io ho solo la versione cd però. Perde qualcosa riguardo al vinile? ... mi riferisco alla confezione, ovviamente, quanto al suono non vorrei aprire estenuanti dibattiti.

  9. Lucien dice:

    Comunque l'edizione in cd ha una bella confezione.

  10. Questo commento è stato eliminato dall'autore.
  11. @ Alligatore se al link sotto potrai avere un idea di tutto il progetto grafico realizzato per l'album ...

    On The Beach

  12. Grazie, non me la ricordavo così ricca. Ho cercato il mio cd, ma con scarsi risultati. Dovrò decidermi a mettere ordine nel caos. Voi, che ne avrete tanti, come cavolo fate? Ordine alfabetico, naso, ordinati in schede del pc...

  13. @ Alligatore
    Da circa un anno uso un programma open source straordinario: Tellico mi ha permesso di inserire la mia collezioni di dischi, ho tutte le ricerche possibili ed facilissimo da usare e da personalizzare, anche da utenti base. Quello che potrebbe essere un difetto è che lo puoi installare solo su Linux.
    Se invece intendevi fisicamente ho un paio di Benno dell'Ikea, qualche scaffale delle libreria per i vinili e un contenitore speciale a parete di un mobilificio milanese.

  14. Lucien dice:

    Io li tenevo in ordine di acquisto (più o meno) ma comincio a perdere dei colpi.

  15. allelimo dice:

    Ordine alfabetico.
    Qui non si possono non ricordare le leggendarie pagine di "Alta Fedeltà" di Nick Hornby in cui il protagonista parla dei modi per organizzare la sua collezione di dischi :)

    Ho provato un milione di volte a tenere un archivio dei dischi/cd, la prima volta sull'Atari 1040ST che usavamo con lo Steinberg Pro-24 o qualcosa del genere, l'antenato del Cubase.
    Non ci riesco, non vado oltre l'inserimnto di una decina di dischi...

  16. @ Allelimo l'ho fatto due volte, prima mi sono creato un database in access ma alla fine era troppo complicato da gestire per le ricerche poi ho trovato Tellico, ho importato tutta la collezione, è velocissimo nell'inserimento ... cmq credo che non cambierò più, meglio ascoltare la musica! ;-)

  17. A proposito, quasi quasi mi rileggo Alta Fedeltà.

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