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K-X-P

Le porte del cosmo che stanno su in Germania continuano a distanza di decenni ad emanare il loro influsso sonoro. Questa volta il verbo kraut è stato raccolto e attualizzato in Finlandia da Timo Kaukolampi con il suo gruppo K-X-P. L'elettronica di Neu! e Faust rappresenta una delle loro fonti principali d'ispirazione; musica senza chitarre con un nucleo formato da patterns basso-batteria sui quali si innestano i sintetizzatori per creare un sound cosmico e pulsante che è stato definito paranoid dark disco oppure anche spaced-out krautrock meets drummy-disco-dance-party (combinazione cervellotica ma divertente, coniata dalla rivista musicale online XLR&R).
Si comincia con l'ipnotica Elephant Man (un omaggio a Lynch?); synth maestoso e percussioni tribali in un trip che svela subito in quali territori sonori si andrà a navigare: dosi massicce di elettronica per un buon album (uscito ai primi d'ottobre) in grado di sintetizzare ritmiche moderne con le radici dell'elettronica tedesca degli anni '70. Sono solo due i brani cantati; uno è quello del video.

Tracklist

01. Elephant Man
02. Mehu Moments
03. 18 Hours (Of Love) video
04. Labirynth
05. Aibal Dub
06. Pockets
07. New World
08. Epilogue 

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3 commenti a "K-X-P"

  1. Lucien dice:

    Per eventuali ascolti cercatelo su nodata.tv

  2. allelimo dice:

    Ascoltato questa mattina in piscina (cioè, mentre aspettavo che mio figlio finisse la lezione di nuoto), non è male ma lo trovo un po' "leggero" per i miei gusti, più disco che krautrock.

  3. Grande stagione quella del "rock del cavolo" (italianizzato), io ci sono arrivato con il libretto di Julian Cope, davvero eclettici, sperimentali e particolari quei gruppi. Rimasi secco ascoltando Faust, Can, Neu! e compagnia bella.
    Proverò anche questi musicisti dal Grande Nord.

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