Ed io ancora lì, a sperarci, fiducioso.
Ogni 2-3 anni i Mogwai tornano e confido in una rinascita, in un colpo di classe che cancelli i passi falsi precedenti. Perchè a mio avviso il sentiero discendente è stato imboccato inesorabilmente, a partire da Happy songs for happy people che già denotava qualche segno di stanchezza, giusto riscattato da alcune gemme indimenticabili.
Se Mr. Beast già faceva storcere un po' il naso, The hawk is howling mi aveva a dir poco orripilato. Ed ora Hardcore, disponibile da una settimana. Mah.
Il mese scorso c'era stato l'antipasto di Rano Pano e pensavo, siamo alle solite. Con quei chitarroni muscolari, quelle ritmiche così squadrate e piene, scomparso anche il buongusto di Burns che cade in banali frasi di synth. Dove sono finiti i miei idoli? Ma sono ancora loro?
Amaro il destino di chi parte subito in quarta e sconvolge con capolavori capisaldi di un genere intero. Ricordo pochissimi shock nella mia vita eguali a Young team, rare conferme come Come on die young. In me li difendevo anche quando venivano discussi con Rock Action e My father my king. Ad andar bene quelli che dubitavano allora, sono quelli che adesso li osannano.
In sostanza Hardcore è un altra cocente delusione. La classe non basta più. Non c'è più il senso di avventura, la voglia di sorprendere o di estremizzare. Ovvio che non si pretendesse da loro di eguagliare gli highlights degli inizi, ma neanche di scavare sotto il barile. San Pedro e George square thatcher death part, tanto per partire dai peggiori, sono imbarazzanti balzelli di neo-new-wave. Voglio dire, già gli ultimi Interpol sono alquanto pessimi, non abbiamo bisogno certo che i Mogwai ne facciano una parodia. Oltretutto quando Braithwaite attiva il vocoder non c'è tanto da ridere: Mexican Grand Prix inizia come un qualsiasi pezzo degli Stereolab e finisce su lidi Trans Am di mezzo, senza avere nè il genuino candore dei primi nè l'autoironia dissacrante dei secondi.
Un grosso problema è la latente autoindulgenza che sembra permeare i 5 dall'inizio alla fine, anche quando cercano di stabilire un contatto con i migliori episodi degli ultimi anni. La solennità plastificata di White Noise, il minimale girare a vuoto di How to be a werewolf, la zavorra tronfia di You're Lionel Richie, è tutto un immane buco nell'acqua.
Alla fine, purtroppo, sono solo un paio i pezzi che si salvano. Il crescendo sinfonico di Too raging to cheers perlomeno tiene desta l'attenzione. E soprattutto la bella Letters to the metro, tenue e delicata contemplazione autunnale. Chissà perchè, è anche quella più modesta strumentalmente, in cui non cercano di strafare.
Hardcore non m'impedirà comunque di andarli a vedere live, per la mia prima volta, all'Estragon in Marzo. Confidando di sentire almeno qualche inno del passato.
Ogni 2-3 anni i Mogwai tornano e confido in una rinascita, in un colpo di classe che cancelli i passi falsi precedenti. Perchè a mio avviso il sentiero discendente è stato imboccato inesorabilmente, a partire da Happy songs for happy people che già denotava qualche segno di stanchezza, giusto riscattato da alcune gemme indimenticabili.
Se Mr. Beast già faceva storcere un po' il naso, The hawk is howling mi aveva a dir poco orripilato. Ed ora Hardcore, disponibile da una settimana. Mah.
Il mese scorso c'era stato l'antipasto di Rano Pano e pensavo, siamo alle solite. Con quei chitarroni muscolari, quelle ritmiche così squadrate e piene, scomparso anche il buongusto di Burns che cade in banali frasi di synth. Dove sono finiti i miei idoli? Ma sono ancora loro?
Amaro il destino di chi parte subito in quarta e sconvolge con capolavori capisaldi di un genere intero. Ricordo pochissimi shock nella mia vita eguali a Young team, rare conferme come Come on die young. In me li difendevo anche quando venivano discussi con Rock Action e My father my king. Ad andar bene quelli che dubitavano allora, sono quelli che adesso li osannano.
In sostanza Hardcore è un altra cocente delusione. La classe non basta più. Non c'è più il senso di avventura, la voglia di sorprendere o di estremizzare. Ovvio che non si pretendesse da loro di eguagliare gli highlights degli inizi, ma neanche di scavare sotto il barile. San Pedro e George square thatcher death part, tanto per partire dai peggiori, sono imbarazzanti balzelli di neo-new-wave. Voglio dire, già gli ultimi Interpol sono alquanto pessimi, non abbiamo bisogno certo che i Mogwai ne facciano una parodia. Oltretutto quando Braithwaite attiva il vocoder non c'è tanto da ridere: Mexican Grand Prix inizia come un qualsiasi pezzo degli Stereolab e finisce su lidi Trans Am di mezzo, senza avere nè il genuino candore dei primi nè l'autoironia dissacrante dei secondi.
Un grosso problema è la latente autoindulgenza che sembra permeare i 5 dall'inizio alla fine, anche quando cercano di stabilire un contatto con i migliori episodi degli ultimi anni. La solennità plastificata di White Noise, il minimale girare a vuoto di How to be a werewolf, la zavorra tronfia di You're Lionel Richie, è tutto un immane buco nell'acqua.
Alla fine, purtroppo, sono solo un paio i pezzi che si salvano. Il crescendo sinfonico di Too raging to cheers perlomeno tiene desta l'attenzione. E soprattutto la bella Letters to the metro, tenue e delicata contemplazione autunnale. Chissà perchè, è anche quella più modesta strumentalmente, in cui non cercano di strafare.
Hardcore non m'impedirà comunque di andarli a vedere live, per la mia prima volta, all'Estragon in Marzo. Confidando di sentire almeno qualche inno del passato.
Io mi sono fermato a Rock Action perché i dischi successivi non mi convincevano.
Dal vivo gli ho visti una volta ad Urbino in estate e ancora mi fischiano le orecchie.......................cavolo quante chitarre che avevano sul palco.
da una sola chitarra a 3:) io dopo averli sentiti a Firenze, in prima fila per giunta, non ho sentito dall'orecchio destro per 3 giorni.
Ruggero
Concordo su Rock Action come ultimo loro disco davvero bello.
Però...capisco che, appena dopo gli Slint e insieme ai GY!BE, i Mogwai sono stati tra i capobanda di un suono e di un movimento importante, quindi li si considera sempre un gruppo influente, capace di dare sterzate interessanti alla propria musica...ma non vi sembra che il loro declino sia andato a braccetto con l'intorpidimento/involuzione del cosiddetto 'post-rock' (inteso come musica prevalentemente strumentale, epico-malinconica, con crescendo ora chitarristici e distorti, ora orchestrali, etc.)?
Allora, sono d'accordo soltanto parzialmente. Mettendo da una parte gli Slint che sono stati i progenitori in assoluto, penso che i GY!BE si siano defilati nel momento giusto, magari evitando cadute di tono o di stile come invece perseverano i Mogwai (poi fra 15 giorni li vado a vedere live e sentirò un po' cosa ci dicono...)
La spinta rivoluzionaria degli scozzesi è stata qualcosa di epocale, ma le loro sterzate le ritengo al continuo ribasso, mi spiace.
Quanto all'involuzione del P/R, è normale che a 15 anni dalla fioritura sia sempre più difficile inventare qualcosa di nuovo, ma nel marasma credo ci siano ancora produzioni di altissimo livello (anche se forse non sono obiettivo, in quanto fan sfegatato). In primis gli Explosions in the sky restano una colonna portante della categoria anche se è da 4 anni che non pubblicano, poi i Red Sparowes che sono sottovalutatissimi. Poi in seconda fascia cito If These Trees Could Talk, You May Die In The Desert, Beware of Safety e Saxon Shore. Che denotano influenze evidenti dai capostipiti, ma hanno personalità debordanti e grandi capacità, anche tecniche.
Sono d'accordo cone Webbaticy, il post rock continua a gemmare perle che però, vista l'enorme produzione musicale degli ultimi anni, riescono a ottenere minore risalto. Ma se uno cerca, trova! Per non parlare della miriade di ottimi gruppi che il post rock continuano a fagocitarlo e reinventarlo in mille modi diversi, sempre restando pienamente nel genere. Altro che intorpidimento!
Non ho ancora ascoltato quest'ultimo dei Mogwai ma purtroppo credo che loro ormai abbiano esaurito l'energia creativa e che vadano avanti rimescolando vecchi spunti ormai vuoti. Mi riservo comunque di commentare dopo l'ascolto.
Boh, magari sono io che mi sono rotta le palle di ascoltare gruppi come gli Explosions In The Sky e i Red Sparowes :P
Infatti intendevo *quel* modo di intendere il post-rock (muri di chitarre distorte, crescendo, cavalcate epiche, etc.): è a questo punto che, a mio parere, il filone inizia a rasentare la maniera e lo stereotipo (anzi, lo ha già fatto). Se lo consideriamo da questo punto di vista, mi sembra che la solfa sia sempre più o meno quella. Ad eccezione di quei gruppi che, come dice Mauro, hanno rielaborato il canone con personalità, e - aggiungo - hanno avuto l'accortezza di non scavare sempre nello stesso solco e di ibridare la propria musica con altri suoni (metallo, psych, folk, world/ethno, etc.).
D'accordo sui GY!BE, sebbene ora si siano riformati per andare (per il momento) solo in tour. Mi piace molto la costola Silver Mt. Zion, il disco uscito lo scorso anno lo trovo molto convincente.
A me invece Silver Mt. Zion non dice molto. Comunque SigurRos credo che tu ti sia forse personalmente rotto le palle di ascoltare post rock, cosa che succede a tutti con un tipo di musica ogni tanto e che quindi è una tua percezione. Io nei gruppi che ha nominato Webbaticy (non conosco You May Die In The Deserte, devo ovviare!)in altri che scopro con discrera frequenza non sento nè maniera nè stereotipo! Se le caratteristiche comuni riducono tutto alla solita solfa allora possiamo dirlo di quasi tutti gli altri generi inquadrabili. Se ti aspetti ok, ma allora la critica possiamo estenderla a quasi tutto quello che si inquadra in un genere esistente. Io voto post rock tutta la vita :)
Mauro, beccati assolutamente gli You May Die, sono troppo forti! :-)
Gli amministratori possono cancellare il mio commento di prima? Ho fatto casino e ho cancellato qualche parola per sbaglio! Lo riscrivo qui in modo decente:
A me invece Silver Mt. Zion non dice molto. Comunque SigurRos credo che tu ti sia forse personalmente rotto le palle di ascoltare post rock, cosa che succede a tutti con un tipo di musica ogni tanto e che quindi è una tua percezione. Io nei gruppi che ha nominato Webbaticy (non conosco You May Die In The Desert, devo ovviare!) e in altri che scopro con discrera frequenza non sento nè maniera nè stereotipo! Se per te le caratteristiche comuni riducono tutto alla solita solfa allora possiamo dirlo di quasi tutti gli altri generi inquadrabili. Se ti aspetti innovazione e avanguardia ok, ma allora la critica possiamo estenderla a quasi tutto quello che si inquadra in un genere esistente. Io però voto post rock tutta la vita :)
confermo, una rottura di balle, mono-tono (come direbbe Roberto “Freak” Antoni ), evitabile.
Certamente Mauro, infatti - come ho scritto nell'altro post - ho messo al primo posto l'eventualità che le mie priorità siano cambiate ;)
Ma non mi sottovalutare ;) Sicuramente non ho più cercato, e senza dubbio i miei gusti sono un poco cambiati, ma credo di non aver perso l'orecchio ;) Prendiamo i due gruppi citati da Webbaticy, Explosions In The Sky e Red Sparowes (di cui, pure, mi piace il primo disco). Non ci sento grandi rielaborazioni e spinte a cercare qualcosa di diverso (non si stava parlando di avanguardia, giammai, ma almeno volontà di non fare dischi fotocopia). Poi certo, se vai pazzo per quelle sonorità allora ci può stare. A me per esempio fanno sbragare tutti quei gruppi afro-jazz/funk che 'fanno il verso' a Mulatu Astatke e all'ethio-jazz, figurati. E mi rendo conto che, se li ascoltasse un 'non adepto', mi direbbe che gli sembrano tutti uguali; cosa che non è totalmente sbagliata, sebbene ognuna di quelle band abbia un proprio stile (oddio, alcune faticherei a distinguerle anch'io :D).
In sintesi: molto dipende dalla mia percezione, senza dubbio. Ma nulla mi toglie dalla testa che l'idea di post-rock come "ci mettiamo a suonare musica atmosferica ad alto tasso emotivo, con piani e forti, delicatezza e brutalità, e così via" stia esaurendo il suo corso. Come ho detto prima, vedo più possibilità costruttive nell'ibridazione con altre forme musicali. Mia opinione/percezione eh ;)
Ok che è soggettivo, ma allora se il post-rock ha esaurito il corso dopo 20 anni di vita (certificati), non oso pensare quanto sia esaurito il jazz/funk che, se non vado errato, esiste minimo minimo dai tempi del Battiato di "Cerco un centro di gravità permanente" :-)
E' sempre la solita questione di cosa piace di più, c'è poco da fare....
Cioè scusami, tu negli Explosions in the sky vedi la volontà di fare fotocopie? Vabbè, se la vedi così siamo proprio uno a nord e l’altro a sud... Io la spinta a creare e a dire qualcosa di personale e di diverso la sento in ogni loto pezzo, dal primo all'ultimo e non vedo il post-rock come un "ci mettiamo a fare musica atmosferica ad alto tasso emotivo con piani e forti ecc. ecc." (naturalmente c’è qualcuno che fa musica con intenti esclusivamente produttivi come in ogni genere, ma non si può certo dire che è questo il post-rock, anzi). Così è come suonano a te evidentemente, ma è presuntuoso sostituire il tuo modo di sentire alla loro intenzione creativa musicale, non credi? Io credo che il post rock sappia ancora dire moltissimo (di sicuro lo dice a me) e che ogni grande gruppo ha dato un suo differentissimo contributo al genere rendendolo immortale e condizionando altri gruppi "giovani" a fare dell'ottima musica anche oggi.
Per i gruppi afro-jazz/funk non so cosa dirti, è un genere che proprio non fa per me e che, da quel poco che ho sentito, mi appare talmente ampolloso e ricercatamente libero da schemi da esserne diventato vittima di uno enorme (quello di non averne) che mi è diventato persino antipatico come tutte le cose che mi sembrano radicalchic :) E poi se consideri il post-rock banalmente come un insieme di piani e forti allora la musica afro funk può essere ridotta al solito vecchio ritmo tribale vecchio di secoli.
Ma non voglio finire a parlare di quello, era solo un parallelismo per farti capire come suona quello che dici tu, anche perchè so di conoscerlo davvero molto poco. Quello che però non ho detto nel mio commento precedente è che hai perso orecchio o che ti sottovaluto, non ti conosco e qualunque giudizio sarebbe assurdo, oltre al fatto che non stavo parlando di te (o di me) ma del post-rock e di come in genere un tipo di musica può saturare un ascoltatore.
E ti assicuro che non voglio toglierti dalla testa niente.. anzi, considerando che è piena di musica afro-funk preferisco che resti tutto ben chiuso lì dentro :D
Mauro, non sai cosa ti perdi allora, viene un sacco di roba buona di lì ;) Muovi un po' le anche ed espandi gli orizzonti invece di giudicare a priori e a deprimerti con gli Explosions In The Sky :D Sto scherzando nè ;)
Non mi avete capito comunque: non parlavo di jazz-funk in senso lato, ma di ethio-jazz, una costola del jazz africano ibridato con elementi latin a cui grandissimo impulso diede da fine '60 un artista fantastico chiamato Mulatu Astatke (vibrafonista e compositore etiope, andato poi negli USA, dove andò a studiare e dove insegna tuttora). Si tratta di un suono influentissimo, riscoperto di recente grazie alla Strut e al disco di Mulatu con gli Heliocentrics (che a dirla tutta va OLTRE il genere, contaminandolo con electro e jazz cosmico alla Sun Ra, roba spaziale e a suo modo 'inedita'). Ad ogni modo, l'ethio-jazz fu talmente influente da risultare quasi un genere di per sè, facendo nascere negli ultimi 10-15 anni - anche grazie alla recente 'riscoperta' - tutta una serie di band validissime che però pagano tributo sin troppo esplicito al Mulatu-sound.
Questo per essere precisi e per non fare di tutta l'erba un fascio come hai fatto tu, Mauro, ammettendo di saperne poco in quanto non è la tua tazza di tè. Perchè se davvero consideri 'ampolloso' o 'radicalchic' afro-jazz/funk et similia mi viene il sospetto che 'quel poco che hai sentito' sia la radice quadrata di 'poco'. Non posso saperlo e non voglio giudicarti nemmeno io, però se i tuoi commenti in merito sono questi...;)
Detto questo, non è una guerra a chi insulta di più la musica che piace all'altro, il mio era solo un esempio per spiegare il mio punto di vista. Perlomeno posso ammettere, con coscienza piuttosto pulita, di avere una conoscenza non approssimativa del post-rock, a cui ho dedicato un settore intero della mia libreria, almeno con una settantina-ottantina di dischi relativi a questo genere, che ammetto tranquillamente di avere iniziato ad ignorare da qualche anno. Non una conoscenza totale e capillare, ma certamente un buon compendio.
Non considero il post-rock semplicemente come un insieme di 'piani e forti ad alto tasso emotivo etc', quello era lo stereotipo a cui - secondo me - alcune band da diversi anni a questa parte aderiscono senza riuscire a trascendere e a rielaborare. E' una MIA percezione, certo, così come è una TUA percezione il fatto che Explosions In The Sky o Red Sparowes o chi per essi continuino a dare linfa al genere coi loro contributi. E poi scusami, ma io non sostituisco proprio nulla, siamo su due piani differenti. L'*intenzione* creativa musicale la conoscono solo i musicisti, sta nella LORO testa e nel loro approccio, all'ascoltatore arriva quel che arriva, a seconda della sua percezione, dei suoi gusti, esigenze, di ciò che ha ascoltato nell'ultimo periodo e così via.
Scusa se ho avuto la 'presunzione' di intaccare la tua fede assoluta nel post-rock, Mauro. E' la mia opinione e credo di averla un minimo argomentata con un poco di conoscenza di base.
Veramente non si parlava del post-rock originale ma del post-rock di oggi del quale ammetti di non interessarti e di non conoscere. Tu dici che è la solita solfa, ma non la ascolti più e la definisci banalmente come sopra. La musica che citi tu non la conosco, come ti ho già detto, e non voglio parlarne proprio per questo. Te l'ho citata, dopo che tu l'hai fatto, proprio come esempio. Dal tuo definire il post-rock attuale (che non segui per tua ammissione) in modo tanto banale e riduttivo (solita solfa fotocopiata atmosferica ad alto tasso emotivo, con piani e forti, delicatezza e brutalità) sono passato al mio definire il ritmo dei tuoi ascolti nello stesso modo. La musica latina, portoghese, sudamericana, misto funk, sambata, ritmata, jazzata ha certamente un ritmo stereotipato che poi sicuramente, come dici tu, è stata rielaborata in mille modi anche avanguardistici e innovativi. Ma se tu generalizzi le linee comuni del post-rock attuale riducendolo a quel poco che ho messo tra parentesi io faccio lo stesso con la musica etno-afro-funk per farti vedere quanto sia sbagliato farlo.
La presunzione la metti se dici che chi fa ora post-rock lo fa con quell'intento. Puoi dire che a te arriva così, naturalmente ne hai il diritto pienamente, ma credo sia sbagliato asserire che quello sia lo spirito ("ci mettiamo a suonare...." oppure "volontà di fare dischi fotocopia").
Se non hai voglia di ascoltare nuovi dischi post-rock sei libero, ma allora parlane in modo diverso. Non dare per scontato che sia tutta robaccia fotocopia se ti sei fermato all'ottantesimo disco della tua libreria. Se poi gli explosions ti fanno deprimere, detto scherzando, posso dirti che ho scaricato l'ultimo disco messo nel tuo blog e l'ho cancellato al minuto '16. Per me è insostenibile l'ascolto.
Ognuno ha i suoi gusti, questo è il punto. Non credo sia giusto parlare di involuzione o intorpidimento oggettivo o dire che è sempre la solita solfa come fai tu.
"Ricordo pochissimi shock nella mia vita eguali a Young team, rare conferme come Come on die young.".......
quindi te ascolti i mogwai dal 1997? right...
Eh certo che sì....Comprai Young Team proprio appena uscito, ricordo benissimo anche il momento, mi ero appena congedato ed era il novembre del 1997.
Uhmm, anch'io ho comprato "Ten Rapid" e "Young Team" nel 1997, son tredici anni fa, mica trecento...
Ma non eri nella tua fase sabbathica in quegli anni??
Vabbè, mica avevo smesso completamente di ascoltare musica, avevo solo rallentato (e molto) rispetto agli anni precedenti.
Avevo comprato i due cd al Bloomerang di Vimercate, il negozio di dischi del Bloom.
Che disco incredibile quel Young Team, immortale.
Questo è brutto però il titolo lo userei così:Postrock will never die, but you will
@ Mauro: innanzitutto sono femmeeeena ;)
Come ho detto ho espresso solo opinioni, lungi da me l'idea di parlare di un involuzione *oggettiva* (chè a 'sto mondo di oggettivo c'è proprio poco). Sono stata sincera sin da subito, sebbene forse un po' lapidaria, ho precisato che non seguo più come prima il genere, e che i miei ascolti si fermano più o meno a 3-4 anni fa; certo, non posso parlare della stretta attualità e nemmeno del passato prossimo, ma dell'imperfetto qualcosa ho ascoltato ;) Oh, sarò andata a beccare i gruppi sbagliati ;) Ma credo sia proprio questione di percezione. Se ho parlato di *volontà* di fare dischi fotocopia allora ho sbagliato termine; sono tutti gruppi di valore che sanno suonare, e che certamente non hanno particolari mire commerciali. Diciamo allora che quello che *mi* arriva degli Explosions In The Sky, indipendentemente dal loro intento (che può anche essere il più nobile, l'impegno a dare il meglio di sè e a creare della bella musica, cose che non metto in dubbio), sono una serie di album che si assomigliano molto, non solo come sonorità ma anche in quanto a struttura generale e dei singoli pezzi. Le loro copertine però sono fantastiche :)
Trovo più creativi e per me stimolanti, come già detto, gli a Silver Mt.Zion, perchè nella loro discografia vedo un percorso che partendo da una versione se possibile ancor più drammatica dei GY!BE arriva ad una forma musicale personalissima. Ci sento la voglia di non stare fermi, ecco. Così come trovo interessantissimi i Land Of Kush. A questo proposito mi piacerebbe sapere se li consideri post-rock o se per te sono 'altro'. Mi è piaciuto molto anche il disco dei Lower Dens, Twin Hand Movement (lo hanno giusto ripostato oggi su magiska!), e mi piacerebbe sapere da te la stessa cosa.
Dulcis in fundo, ti chiedo un favore: 5 titoli che tu consideri 'post-rock', dal 2007 ad ora, che ti piacciono e che secondo te sono la dimostrazione di come il tuo modo di intendere il post-rock sia vivo e vegeto ;) Vedrò di ascoltarli e ti dirò, in un prossimo futuro, cosa ne penserò :)
P.S.: non ho capito che disco hai scaricato dal mio blog, i Burro Morto? Non ti piace la psicheddddelia? ;)
P.P.S.: allora se si hanno gusti così dissimili sono vietati confronto e scambio di pareri? In questo devo dare ragione ad allelimo, sai che figo discutere sempre con chi la pensa esattamente come te? :)
Scusatemi l'intrusione, avranno anche rotto i maroni questi gruppi sperimentali, ma nel caso non ne aveste ancora abbastanza consiglio i Balmorhea:)
Bravi i Balmorhea, mi piacciono molto-
Anche a me piacciono, specialmente da quando li ho visti live. Però ritengo che siano legati ad un filone più classico/folk che abusatamente etichettato post-rock. E che quindi non c'entrino un granchè con gli EITS nè gli altri che ho citato. Ok che come i Godspeed hanno gli archi e tutto, ma sono decisamente più "educati" e legati alla forma song breve.
No guarda (e scusami perchè pensavo fossi un uomo) non credo abbia a che con la psichedelia, a prescindere dalle d presenti. Parlo del disco di milton nascimento (http://www.youtube.com/watch?v=VchrqVxvhMw&feature=player_embedded - messo da te).
Per il resto dai, mi sa che abbiamo portato avanti già per troppo tempo questa discussione. Direi che possiamo chiuderla con la conclusione che abbiamo gusti e giudizi molto diversi.
Ho scritto un commento e l'ho anche visto pubblicato. Poi l'ho anche visto negli ultimi commenti, ma qui non c'è. Che succede?
Alle dice che blogger a volte impazzisce a inserisce alcuni commenti nello spam. A me succede quasi ininterrottamente da ieri sera...O_o
Coem dice SigurRos82, da un paio di giorni blogger.com sposta alcuni commenti a caso nella cartella "spam".
Quando me ne accorgo li "de-spammo" e li pubblico, ma posso controllare solo due o tre volte al giorno.
Veramente è ricomparso al suo posto, subito sopra il mio ultimo. Stranezze di blogger allora, temevo in una censura :)
Mauro, non è "ricomparso al suo posto", l'ho spostato dalla cartella "spam" (che blogger crea autonomamente ed automaticamente, senza che sia possibile intervenire a priori) alla cartella "commenti", che è quello che intendevo prima con "de-spammare".
Evidentemente l'algoritmo che decide cosa è spam è stato modificato e ha bisogno di tempo per stabilizzarsi...
Grazie allora, non avevo capito che lo avevi già despammato :)
Figurati, era solo per chiarire che blogger.com fa la cazzata automaticamente, poi dobbiamo sistemarla "a mano" e non sempre si riesce a farlo tempestivamente.
@ Mauro: nessuna offesa per la mascolinizzazione involontaria, figurati ;)
Ah era Courage di Milton, il suo primo capolavoro :P
A parte gli scherzi, se sei digiuno di musica do Brasil, allora partire con un ibrido tra pop e bossa non è esattamente una scelta azzeccata ;)
Vabbè, niente. Gusti distanti quindi nessuna possibilità di comunicazione e di scambio; solo arroccamento ulteriore. Mi spiace molto che la pensi così, ora che iniziavo a trovare la discussione interessante...
...quindi non mi suggerisci nemmeno i cinque titoli post-rock?
tu che ascolti i mogwai dal 1997 (ah, wikipedia) quindi li avrai visti sicuramente al covo nel 1998.....
questa mania che c'e' in italia di PRETENDERE di esserci arrivati per primi sui gruppi... quanto non la sopporto..... a novembre 1997 i mogwai non erano ancora distribuiti da wide.... al covo c'erano 70 persone a vederli. sembra come il concerto degli smiths in italia dove c'erano si e no 200 persone. se solo la meta' delle persone che affermano di esserci stati fosse vera, forse non sarebbe bastato lo stadio meazza a contenerli......
Mai detto di esser stato al Covo, se sei lo stesso anonimo del simpatico commento di ieri, mi sembra che tu abbia un po' di manie di persecuzione nell'immaginare il gesto di "tirarmela" mentre scrivo una cosa assolutamente normalissima, oppure sei tu che pretendi di tirartela perchè eri al Covo? Boh...
Mai sentito parlare d'IMPORTAZIONE?
yes... yes.. yes.... se riuscisti ad accaparrarti una delle pochissime copie d'importazione (mi sembra all'epoca ne ebbe solo un paio supporti fonografici di milano a novembre 1997), strano che a maggio del 1998 non sei andato al covo a vederli....
non sarebbe piu' onesto dire la verita'? non e' un crimine scoprire un gruppo (visti anche i tempi in cui non esisteva internet) 6 mesi/un anno dopo. invece tu sei stato cosi celere a comprare "young team" magari lo stesso giorno in cui usciva in uk, novembre 1997....
tanto puoi scrivere cio' che vuoi, tu ed io sappiamo come stanno le cose....
take care!
Azz....anonimo, mi hai incastrato! Non potevo sapere che tu in quel momento eri a Glasgow alla Chemikal Underground a controllare le spedizioni internazionali, ma che sfiga che ho avuto, proprio te mi dovevi capitare?
addirittura!! facesti un ordine diretto dalla CU!! senza che nessuna rivista (a parte una piccolissima recensione di carlo villa) avesse mai parlato di mogwai in italia (e picciforc non esisteva per fortuna...) e poi non li andasti neanche a vedere al covo (io non c'ero li)!!! ahahahaha!!!! mannaggia all'italia e alla competivita' che la rovina da ogni punto di vista.... che mondo migliore sarebbe se tutti avessero il coraggio di dire la verita' senza sentirsi giudicati....
Anonimo tu sei fuori di testa. Io l'ho comprato da Tosi (riposi in pace, fonte di quasi tutta la grande musica della mia vita) a Reggio Emilia (e consigliato dal mitico) a Natale del '97. E a gennaio sono andato a comprarne un'altra copia che però ho dovuto attendere 3 settimane per avere. Certo che spari qualche boiata di troppo.
:-D EV, non sparare balle troppo grosse anche tu, chè dopo l'anonimo Inquisitore chiama veramente i suoi amici alla Chemikal e fa tirar fuori loro le distinte di spedizione di novembre 1997. Gesto che peraltro sarebbe anche inutile, ci siamo fregati da soli: ai tempi, oltre a non esserci internet, gli ordini si mandavano via posta ordinaria e i cd venivano spediti via nave, quindi ci volevano almeno 2-3 mesi prima che giungessero in quest'Italia così competitiva!
Volendo per scupolo anche spulciare per rimediare alla mia boiata, sono andato a controllare: mi sono congedato il 20 novembre del 1997, e AH, WIKIPEDIA!, pare che Young Team sia uscito il 21 ottobre. Per cui dovrei sentire col mio amico Pig Records se per caso ha conservato le fatture di acquisto (ma anche questo è inutile, perchè se la tesi venisse suffragata, non è detto comunque che lo abbia acquistato prima di Natale).
Che figura che ho fatto, mamma mia...Oltretutto, non andare al Covo è stato ancora più grave :-D
tutti comprarono Young Team a novembre del 1997. e tutti gridarono al capolavoro. pero' pochi mesi dopo nessuno li ando' a vedere dal vivo a bologna.... un po' strano.....
Molto strano. In effetti uno non può avere una vita privata, degli impegni, un hobby, un corso, un lavoro, qualsiasi cosa che ti tiene occupato proprio quella sera. E' stato davvero un sacrilegio imperdonabile.
ahahah un pò strano più che altro che esista qualcuno che va a vedere in concerto tutto i gruppi di cui compra i dischi, soprattutto quando non si era esattamente autonomi economicamente e praticamente. E soprattutto se quel qualcuno ne compra parecchi e sta attento, per passione che magari lo porterà persino a fare dell'ascolto musicale il proprio lavoro, a tutte le nuove uscite a cui può arrivare e con la grossa cooperazione di quei tanti negozianti di musica che prima erano veri e propri punti di riferimento per gli assetati come me. Quando ho saputo della chiusura di Tosi per me è stata la fine di un mondo intero.
Anonimo stai attendo, il livore che manifestano le tue accuse illogiche e infondate lascia intravedere la famosa cosa di paglia... Magari qualcuno ti ha svegognato in passato per avere detto, tu si, un bel panzanone??
allora vuol dire che mi saro' imbattuto con 2 delle poche decine che in italia (non essendo distribuito il disco da wide all'epoca) acquistarono il disco di importazione prima della distribuzione che wide inizio' a fare a gennaio-febbraio. e mi saro' imbattuto in 2 delle pochissime persone (tra le migliaia, e correggetemi se mi sbaglio!, che asseriscono di ascoltare i mogwai dal 1997.... e 2 delle, forse le uniche persone, che addirittura acquistarono il disco di importazione ma non andarono a vederli quando suonavano a 8 mila lire, ma ora, non comprano il disco ma li andranno a vedere a (boh, quanto costa il biglietto) 25 euro.....
Guarda che continui a essere fuori strada. In Italia c'erano negozi di musica che vendevano di consueto dischi non distribuiti in Italia, io ne ho comprati decine e decine negli anni, Tosi era solo uno di questi.
E quando hanno parlato a me di questo disco ti garantisco che non ero il primo ad acquistarlo. E quando sono tornato per comprare e regalarlo le copie, sicuramente poche, che Tosi aveva le avete vendute.
Riguardo alle migliaia di persone che dicono di conoscere i mogwai dal '97 devono essere tutte concentrate nelle tue vicinanze, anche perchè sinceramente di solito le persone non stanno a precisare il mese in cui hanno ascoltato un disco per la prima volta. Io sono intervenuto solo perchè ho letto la tua uscita per me illogica.
Sul discorso dei concerti poi non so neanche come risponderti. Ma che stai dicendo? 25 euro di una persona adulta che lavora sono molto meno di 8 mila lire per un poco più che ragazzetto che metteva i soldi da parte per comprare dischi e che doveva scegliere i pochi concerti che a quell'età si possono vedere e preferiva quelli dei suoi idoli piuttosto che quello di un gruppo che aveva appena scoperto. Ripeto, sta polemica puzza di bruciato.
lo so bene che in italia si trovavano i dischi di importazione.....
cosi' come so bene che in italia fino a poco prima del loro tour del 1998 erano veramente pochissimi quelli che li conoscevano (e lo dimostrarono anche le poche persone ai loro concerti, nonostante Young Team era uscito da piu' di 6 mesi e Ten rapid da piu' di un anno...).
certo che i mogwai ti piacevano cosi tanto che volevi addirittura regalare altre copie e poi non avevi 8mila lire per andare a vederli.... tra l'altro fecero, se non sbaglio, 4-5 date in italia quella volta. ah, per la cronaca, io non c'ero a bologna. ne' ascolto i mogwai. non mi piacciono....
Guarda, forse sei un anonimo con uno sdoppiamento della personalità.
Prima hai scritto questo "yes... yes.. yes.... se riuscisti ad accaparrarti una delle pochissime copie d'importazione (mi sembra all'epoca ne ebbe solo un paio supporti fonografici di milano a novembre 1997)" e poi dici "lo so bene che in italia si trovavano i dischi di importazione".
Per chiarirti l'idea viste le due cose in contraddizione ti dico che il disco in questione si trovava in più copie da Tosi (che non era il centro del mondo) e che mi fu consigliato l'ascolto proprio in negozio, visto che conoscevano il mio interesse per certi prodotti (e ne arrivavano parecchi).
E se ho comprato il disco è perchè una persona lo ascoltò da me e se ne innamorò. A te non piacciono i mogwai, a me si ma non essendo mai stati i miei idioli ho scelto liberamente di non andare a vederlì nè allora nè per molti altri anni dopo, nonostante continuassi ad ascoltare i dischi che facevano.
Il mondo è proprio strano. Ed è strano il fatto che mi sto convincendo sempre più di sapere chi è dietro almeno uno delle tue anonime personalità multiple.
Webbaticy ed EV, ecchepalle, anche voi!
Se l'anonimo ha deciso che voi quel disco non l'avete comprato quando dite, vuol dire che non l'avete comprato e basta.
Peccato perchè eravate diventati eroi per parecchi di noi, che ammiravano la vostra precoce lungimiranza, e invece siete solo due squallidi millantatori.
Devo infatti confermare che da Supporti nel novembre 1997 arrivarono circa due copie: ero lì la mattina in cui venne aperto lo scatolone contenente (tra le altre cose) il cd dei Mogwai.
Per la precisione, le copie erano una e mezza. La copia intera la tenne per sè Carlo Villa, la mezza fu messa in vendita ma senza troppo successo.
E dobbiamo inoltre contestualizzare: stiamo parlando del secolo scorso.
L'Euro non esisteva e le transazioni internazionali tra divise diverse venivano regolate solo in oro, e il trasferimento tramite diligenza a cavalli richiedeva alcuni mesi nel caso di scambi con la perfida Albione.
Le incisioni su cilindri di cera inoltre erano una merce fortemente stagionale: erano scambiati solo durante la stagione fredda, perchè d'estate si scioglievano durante il trasporto.
Quindi, i conti si fanno in fretta: i cilindri dei Mogwai incisi nel tardo inverno del 1997 non poterono arrivare qui nel sud Europa prima dell'inverno del 1998.
Vediamo il dettaglio: incisione fatta a novembre 1997, due mesi per averne notizia, due mesi per inviare l'ordine a dorso di mulo: a marzo purtroppo le consegene erano sospese per la stagione calda. Spediti con i primi freddi a settembre 1998, arrivati in Italia verso novembre 1998. Chiunque dica di averli ascoltati prima è un losco individuo.
delirio più totale da parte dell'anonimo troll. Me lo immagino con questo volto: http://images.whatport80.com/images/thumb/c/cf/Trollface.jpg/400px-Trollface.jpg
Ruggero
Io invece me lo immagino con questo volto:
http://img813.imageshack.us/i/strummer5cn.jpg/
piccoli gion pil crescono...
EV, un po' di contegno per favore. Non scadiamo in basse operazioni di killeraggio mediatico. Per quanto discutibili siano le sue dichiarazioni, paragonare l'Anonimo Inquisitore all'Ottusangolo Fr. è un gesto deliberatamente scorretto e degradante.
sweet and tender (internet) hooligan!
Eppure...eppure...
Eh, lo so, l'anonimato è uno scudo facile facile...Ma prendersela in questi casi è un po' come sparare sulla Croce Rossa...
io sono piu' gentile... vi immagino cosi.... del resto non so i vostri nomi....
http://www.youtube.com/watch?v=hXA8p4-x0Co
EV: ma riuscire ad evitare di mettermi in mezzo no? Cioè, vorrei solo leggere questo blog senza intervenire. Io al contrario di te ci metto la faccia (per quanto si possa usare questo termine qui dentro). Poi mi si costringe a rispondere a Webbaticy e non ne ho voglia dopo l'utlimo episodio.
Per cui, EV, la prossima volta conta fino a 10 prima di dare via libera alle tue ipotesi (leggi "cazzate").
comunque... chiudiamola qui.. l'italia va a rotoli. moi dovremmo scendere in piazza.. e invece stiamo (colpa mia) a menarcela su internet su chi ascolta da prima i mogwai o chi e' andato al covo. e a me neanche piacciono i mogwai.... PORCO DIO!!! IO NON CE LA FACCIO PIU' AD AVERE BERLUSCONI COME PRESIDENTE!!! cazzo, non voglio che ci compatiscano nel resto del mondo!
Non c'è nessun motivo per lasciare commenti poco educati come l'ultimo.
siete patetici, state a dire che avete delle vite ecc. ma poi si leggono questi post con 240 commenti fiume tipo partita di tennis, che tristezza immensa.
allelimo non dirmi che non bestemmi mai, sarai anche tu uno di quei dalemiani in giacca e cravatta che la sera, frustrati, scrivono i loro bloghetti per imitare le fanzine e dare un senso alla loro pochezza.
Francisco, se non sei tu mi scuso, era un'ipotesi.
Ovviamente nel caso fossi tu, ritiro le scuse.
Però non ho capito perchè un "francisco" sia metterci di più la faccia del mio EV (che indica nome e cognome tra l'altro).
Comunque le personalità ora sono tre.
EV: su questo però ha ragione Francisco, lui ha un account su bloggers.com (non condiviso, evabbè, non si può avere tutto): se vedi un commento "firmato" Francisco, sei sicuro che è lui.
Qualunque anonimo può invece lasciare un commento firmandolo EV.
Ne vuoi vedere uno?
Ecco un commento a nome EV
Però l'ho scritto io.
Registrare un account su blogspot è gratuito, veloce e direi non ti ruba l'anima, non vedo davvero perchè non farlo :)
Caro Anonimo.
Come fai tu che alle 05:47 del mattino commenti con un fare da "mò guarda che li faccio imbestialire!" per ripeterti il giorno successivo con un ulteriore messaggio provocatorio a dire che Allelimo, Webbatici, EV ed io non abbiamo delle vite?
Inoltre, parlo da ateo quale sono, trovo la tua bestemmia ripugnante e berlusconiana la tua infelice uscita "allelimo non dirmi che non bestemmi mai", e pensare che qualche punto lo avevi guadagnato dicendo che sei stufo di Papisatan al governo....
Ps. trovo infinitamente triste uno che si firma Bersani... almeno in questa sede, presumo sotto falso nome, potevi dire, finalmente, qualcosa di sinistra...
qui ci sono troppi anonimi.... almeno 3 o 4..... ruggero lo hai realizzato... comunque non so chi ha scritto "che non bestemmi mai".... e riguardo la bestemmia non la trovo ripugnante, ma senza senso, in quanto ateo.
ah, le 5:47 lavoro di notte.... ancora per poco.....
continuiamo a dire stronzate sui mogwai, sul post rocke e minchiate del genere.... ci ero capitato per puro caso su questo blog e cosi credo di abbandonarlo....
good luck, spero saremo affianco nelle barricate presto.... qui scoppiera' la rivoluzione, perche sti stronzi andranno alle elezioni e il pedofilo rivincera' e allora non POSSIAMO RESTARE QUI A FARCI LE PIPPE.
ps dei tuoi punti non so che farmene, non ci vinco neanche il coccio della signora
http://www.youtube.com/watch?v=4MLXwp5RULQ
Allelimo
Hai ragione, però se qualcuno si firma con EV io poi lo contesto.
Comunque se è vero che serve ad evitare che qualcuno si spacci per qualcun'altro che ha scritto prima o che scrive solitamente, non vedo in che modo voglia dire "metterci la faccia".
Per l'account, ok lo farò.
Ruggero
Bello il ps
Alle per favore spiegami come si fa a de-spammare i commenti, chè l'Inquisitore mi pare abbia appena consegnato il suo testamento. Di sicuro non verrai dimenticato facilmente, se abbandoni sul serio.
Un po' come il mitico Moribond... (qualcuno l'ha più visto / sentito?)
Webbaticy: fatto, era il commento delle 23:41 tra quello di Ruggero ed EV.
Per de-spammare i commenti si va in impostazioni, tab "commenti", tab "spam", lì c'è l'elenco e si spuntano quelli da pubblicare.
lasciate in pace il Presidente, forza silvio! dai silvio!
lo ascoltero' e probabilmente mi piacera'